No al carbone Alto Lazio

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24 aprile 2013

Torna lo spettro dei rifiuti di Roma bruciati a Civitavecchia

Riportiamo da Civonline.it "Rifiuti di Roma a Tvn e Tvs, De Crescenzo presenta una mozione"

Dopo lo stop di Malagrotta è ancora allarme in città sui rifiuti di Roma. Il capogruppo Sel Ismaele De Crescenzo presenta una mozione per chiedere a Tidei di emettere un'ordinanza che vieti di bruciare rifiuti nelle centrali di Tvn e Tvs


Prima la semplificazione del decreto sui rifiuti da parte del ministro Clini, poi la richiesta del commissario Sottile agli uffici della Regione di indicare tutte le centrali o cementifici idonei a bruciare Cdr o Css, poi la sentenza del Consiglio di Stato che capovolge la sentenza del Tar sul Piano rifiuti della Polverini e dietro le quinte, ma ancora presente, il protocollo d'intesa tra Alemanno e La Russa per portare i rifiuti di Roma a Civitavecchia. Gli ingredienti per far tremare il comprensorio e soprattutto la città portuale ci sono tutti. Almeno è così per il capogruppo Sel Ismaele De Crescenzo e per il portavoce del Comitato antidiscarica di Allumiere. "In una situazione di emergenza il commissario straordinario dei rifiuti Goffredo Sottile ha la facoltà di decidere come, dove e quando portare i rifiuti di Roma per risolvere l'emergenza". E per evitare che alle centrali di Civitavecchia si possa bruciare Css (combustibili solidi secondari, rifiuti a esclusione dell'umido) il capogruppo Sel ha già protocollato una mozione urgente da portare all'attenzione del Consiglio comunale e del sindaco Tidei per chiedere proprio al primo cittadino di emettere un'ordinanza in cui si probisca di bruciare rifiuti in siti già esistenti o futuri. Perché Civitavecchia, al momento "ha tutte le carte in regola - ha spiegato Emiliano Stefanini - chi dice infatti che è improbabile portare i rifiuti da Roma a Civitavecchia vorremmo solo ricordare che al momento i rifiuti di Roma vengono portati in Toscana. E a conti fatti, la nostra città è molto più vicina"

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26 marzo 2013

10 anni contro il carbone



l Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste ha indetto per la serata di giovedì 28 marzo un presidio/fiaccolata silenziosa sotto la sede del comune di Civitavecchia per "celebrare" i 10 anni di carbone cui ci ha condannato l'amministrazione De Sio e per protestare contro l'incomprensibile atteggiamento del sindaco Tidei alla conferenza dei servizi per il rinnovo dell'AIA di TVN tenutasi nello scorso 12 marzo.
Il sindaco infatti, sbandiera come grosse vittorie alcuni traguardi, tra l'altro la maggior parte previsti dalla valutazione d'impatto ambientale della centrale, tralasciando completamente i fatti più importanti risultati dalla conferenza: TVN potrà bruciare più carbone e potrà farlo per molte più ore all'anno rispetto agli attuali limiti.
Per questo è importante che giovedì si materializzi la contrarietà di Civitavecchia e dell'Alto Lazio a queste scelte. Alleghiamo il volantino vi chiediamo di diffondere la notizia, per partecipare e far comprendere ad altri l'importanza di esserci.
E' finito il tempo della delega, se vogliamo tentare di migliorare la qualità della vita e dell'ambiente di questa terra dobbiamo metterci un pò del nostro, magari solo qualche ora. Vi aspettiamo

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30 novembre 2010

Le Mafie nella terra degli Etruschi

Da UnoNotizie.it

"Il sindaco di Tarquinia ha minacciato di denunciare il coordinatore del Comitato dei Cittadini Liberi, se avesse fatto delle riprese durante il suo intervento alla conferenza stampa di presentazione del Registro Tumori a Viterbo. L'intimidazione non ha funzionato e il sindaco è stato ripreso. Poi una copia della registrazione è stata data agli agricoltori di Tarquinia perché potessero ascoltare quell'intervento, incentrato sulla responsabilità del comparto agricolo nell'insorgenza delle patologie tumorali. Solo alla fine del suo intervento il sindaco ha menzionato la centrale a carbone ma, mentre ha dato quasi per scontata la responsabilità degli agricoltori, riferendosi al carbone ha detto che il registro servirà a capire se ci sarà incremento di morti e malati rispetto alla vecchia centrale a olio combustibile. Insomma i cittadini si devono tenere, e zitti, le ciminiere avute in regalo tanti anni fa.

Non una parola sul cementificio, sull'autostrada tra le case (che anche grazie alle battaglie dei cittadini per ora non si farà), sulla centrale a bio-massa alla Roccaccia (che per legge potrà bruciare rifiuti), sullo stoccaggio a cielo aperto del pet-coke. Mazzola venerdì 26 novembre ha chiesto e ottenuto dal Consiglio Comunale di Tarquinia di mettere un altro tassello nel processo d'industrializzazione del territorio, rendendolo un po' meno adatto all'agricoltura e un po' più adatto alle mire di cinesi buoni e cattivi e alle porcherie dei colossi dell'energia. Grandi appetiti, grandi nomi.

Ecco due elenchi, alla Fazio, di gente con le mani in pasta a Civitavecchia e dintorni, di cui qualche giornalista coraggioso ha scritto di recente. Uno è quello dei nomi che fanno tremare ovunque si pronuncino: Di Lauro, Pulvirenti, Rinzivillo, Gallo-Cavalieri, Barone, Di Sarno, Panati, Ragosta, Bosone, Canale, Speziale. L'altro è di gente più o meno vicina alla cricca, a volte già pratica d'inchieste, delle patrie galere o iscritta a bande fuori legge (come la P2 e la P3). Spicca subito il nome di un potente molto potente: Giancarlo Elia Valori, che sarebbe iscritto alla P2 con il n° 283, che ogni tanto porta i cinesi a Tarquinia.

L'elenco prosegue poi con Anemone, De Santis, Incalza, Carducci, Caltagirone, Parodi, Scajola, Valente, Lombardi, Bitetto eccetera, eccetera. “In questo contesto” la zona industriale di Tarquinia fa gola a molti. Per ora sopra c'è un deposito a cielo aperto di pet-coke (carbone ricavato dal greggio) e i proprietari stanno cercando di ottenerne l'ampliamento da 50.000 a 100.000 t, sempre rigorosamente a cielo aperto.

I Di Sarno, nome che compare nel primo elenco, sono legati alla movimentazione del pet-coke in vari porti italiani. Vicino al carbonile del pet-coke doveva sorgere il mega-cementificio ma i cittadini hanno scoperto e denunciato il tentativo di farlo approvare con documenti fasulli; la denuncia pubblica ha salvato i consiglieri comunali, a cui è stato anche reso noto che dietro il proponente ufficiale figura la Cordusio SpA, una società di Milano studiata per mantenere l'anonimato dei soggetti interessati. I cittadini stanno ancora incalzando il sindaco di Tarquinia per sapere chi si nasconda dietro quell'anonimato. Nell'ultimo consiglio comunale i consiglieri, tutti eccetto uno, hanno votato a favore della Ubi Leasing che vuole “sviluppare” un altro pezzo di zona industriale. I consiglieri sanno per caso chi c'è dietro la Ubi Leasing?

Gli stessi consiglieri comunali, ancora una volta tutti tranne uno, nello stesso consiglio hanno approvato un'estesa lottizzazione a Marina Velca, per continuare a cementificare le migliori terre agricole di Tarquinia. Tanti anni fa quella lottizzazione fu bloccata dalla scoperta di un' importante necropoli etrusca. Agricoltura e beni culturali, tutto è d'inciampo per chi vuole appropriarsi dei beni comuni. E non si dica che le seconde case servono per il comparto turistico: la cementificazione del paesaggio è la rovina del turismo. Il comparto edile invece, per avere un futuro, avrebbe bisogno di essere proiettato verso la manutenzione del patrimonio esistente e il turismo promosso curando l'aria, l'acqua, l'agricoltura e il paesaggio. Alcune contraddizioni sono inspiegabili: se la crisi economica in corso fa crollare il valore delle seconde case, per chi si costruirà a Marina Velca?

A Tarquinia, poi, il massacro di un altro gran pezzo di fertile terra agricola, da distruggere per realizzare un enorme, inutile e dannoso porto turistico nella pianura alluvionale di Tarquinia, vera iattura per l'economia balneare della città etrusca. Alla sozzura del fiume Marta, che d'estate è una fogna a cielo aperto, s'aggiungerà quella del porto, che contribuirà a sporcare l'acqua di balneazione con un apporto di acqua torbida, proveniente dal bacino portuale, resa iridescente da piccole dosi di idrocarburi.

Tarquinia offre su un piatto d'argento le pietanze più gradite ai capitali inconfessabili.

Comitato dei Cittadini Liberi

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24 novembre 2010

Arsenico e vecchi problemi

Da Centumcellae.it:
L’Ue: niente più proroghe all’arsenico nell’acqua. E il problema ora è anche di Civitavecchia
"Alla fine l’Unione europea ha detto no. Troppe le proroghe ai livelli di arsenico nell’acqua richieste dal Governo italiano che, di fronte all’ennesima istanza, ha dato stavolta il suo diniego. In alcuni territori del Paese, infatti, le proroghe ai livelli fissati dall’Europa, sono arrivate infatti a 50 microgrammi/litro, vale a dire un valore ben cinque volte superiore al consentito. Ma la UE non si è fermata qui: ha richiesto infatti all’Italia l’emissione di ordinanze che vietino la potabilità in questi territori. 128 comuni italiani quindi sono a rischio di vedersi chiudere i rubinetti, e di questi ben 91 sono nel Lazio.
“Nell’elenco di questi 91– denuncia il Movimento Difesa del Cittadino – compaiono purtroppo i comuni di Civitavecchia, Santa Marinella e Tolfa, con un totale dichiarato di 48.200 cittadini interessati nel comprensorio” Cosa succede ora? E’ presto per dirlo. “Fonti giornalistiche – prosegue l’Mdc – parlano di contatti frenetici in corso tra il ministero della Salute e gli assessorati all’Ambiente delle Regioni interessate, e sembra sia stato chiesto un pronunciamento all’Istituto superiore di sanità per stabilire le linee guida cui dovranno attenersi le autorità mentre la Regione avrebbe preparato una specie di vademecum che presto dovrebbe essere distribuito presso scuole, uffici pubblici, ospedali, aziende. Siamo ovviamente contenti che l’Europa abbia finalmente posto la parola fine ad un rischio per la salute che si trascinava da anni, ma non vorremmo che i comuni interessati si limitassero ad emettere ordinanze di non potabilità che, inevitabilmente, finirebbero per gravare sulle tasche dei cittadini, costretti a spendere per acquistare l’acqua da bere. Sulla vicenda della frequente non potabilità dell’acqua e dei costi per la collettività eravamo già intervenuti interessando il Garante del Servizio Idrico Integrato e denunciando specificatamente la situazione del Comune di Civitavecchia. Il Garante ci aveva risposto chiedendo all’amministrazione comunale una relazione sullo stato del servizio idrico e sui provvedimenti intrapresi, ma nessuna risposta ci risulta sia stata data in merito. Nei prossimi giorni, quindi, torneremo ad interessare tale autorità, augurandoci che stavolta il Comune di Civitavecchia risponda ai quesiti pendenti. Ci attiveremo nei prossimi giorni chiedendo incontri con i Sindaci dei Comuni interessati e seguiremo, senza clamore inutile, come nostra prassi, la vicenda, informando i cittadini di quanto verremo a conoscenza”.
Nel frattempo comunque il Movimento Difesa del Cittadino invita tutti a non cadere in facili allarmismi. “L’acqua che uscirà dai nostri rubinetti oggi – concludono – è uguale a quella che è uscita ieri. Il provvedimento dell’UE è una buona notizia per i nostri cittadini: preannuncia probabili disagi, ma impone che l’acqua che beviamo sia finalmente sicura per tutti. E difficilmente l’Unione Europea potrà essere ignorata”.

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5 novembre 2010

De Paolis (SEL) sulla megadiscarica che Alemanno e Polverini vorrebbero regalarci

Da TrcGiornale.it "Rifiuti, De Paolis (SEL): "Appoggio incondizionato al sindaco di Allumiere"

Il progetto scellerato del sindaco Alemanno di portare in casa d'altri i propri rifiuti non è purtroppo tramontato e questo lo sapevamo già, nonostante la presa di posizione della Presidente della Regione Lazio, che ha opportunamente ricordato che ognuno si deve gestire i propri rifiuti nell'ambito del proprio Ato di appartenenza. E' troppo appetibile l'idea che in un colpo solo ci si possa sbarazzare della mondezza e contemporaneamente fare affari d'oro bruciandola nella centrale di Torre Valdaliga Nord, che sembra già lì pronta allo scopo. E non è nemmeno il caso di stare troppo ad indignarsi per la totale insensibilità di Alemanno e dei suoi cattivi consiglieri rispetto alla contrarietà pressoché generale della popolazione, non ne varrebbe la pena, il raggiungimento del 'pubblico' tornaconto sommato al miraggio di possibili affari è prioritario su tutto il resto, anche su ragioni sacrosante. Cosa vuoi che valgano le proteste di pochi allumieraschi di fronte ai 'supremi comuni interessi'? Sapevamo anche questo, quindi non siamo affatto sorpresi". A dichiararlo in una nota è Gino De Paolis, capogruppo di Sinistra Ecologia e Libertà in Provincia di Roma.

"D'altra parte la mozione di netta contrarietà all'ipotesi della discarica ad Allumiere – continua - l'abbiamo proposta e fatta approvare dal Consiglio provinciale già ad aprile 2009, appena la notizia è trapelata, questo perché certi tentativi a nostro parere vanno stroncati sul nascere. Ma sapevamo anche non sarebbe stato sufficiente e infatti più volte abbiamo sollecitato la nascita di un comitato di resistenza di tutti i Comuni del territorio, perché non si pensi che il progetto possa riguardare i soli cittadini di Allumiere, la discarica nascerebbe proprio ai confini del Comune di Civitavecchia, e quindi coinvolge tutta la popolazione dell'alto Lazio".

"Semmai la vera novità sta nel fatto che Alemanno ancora insista su questa ipotesi, nonostante da tutte le parti si levino voci contrarie. Comprendiamo pertanto il sindaco Battilocchio quando evoca Terzigno, perchè tanta reiterata arroganza meriterebbe questo tipo di risposte. Tuttavia, vogliamo far sapere al sindaco Alemanno che qualunque sarà il suo pronunciamento definitivo per quanto ci riguarda la discarica ad Allumiere non si farà mai. E su questo esprimiamo ancora una volta appoggio incondizionato al sindaco di Allumiere", conclude.

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4 novembre 2010

Progetto megadiscarica ad Allumiere. Se la Polverini cerca lo scontro non dovrà attendere

Lo abbiamo ripetuto per anni e siamo costretti a ripeterlo ancora: la porta dell'Alto Lazio è sfondata, una mala-politicaglia ben radicata ci ha designato come fogna a cielo aperto per i business più sporchi. Finora non sono riusciti a portare i rifiuti romani dentro la centrale a carbone, ma l'idea di impiantare qui una megadiscarica per smaltire i rifiuti romani torna di frequente. Oltre al danno intollerabile resta la beffa di un modello di gestione dei rifiuti distruttivo e costoso che non si vuol modificare.

Da civonline.it: «Non abbiamo paura di protestare come a Terzigno»
"Continua a più riprese a balzare nelle pagine dei media il nome di Allumiere come più probabile sito dove verrà impiantata la nuova mega discarica della capitale e almeno un impianto di smaltimento di rifiuti. Allumiere sembra essere il sito considerato ‘‘più idoneo’’ visto che la discarica sorgerebbe in un sito militare non utilizzato (di proprietà statale), composto da cave d’argilla e, da Roma, i rifiuti viaggerebbero lungo una linea ferroviaria già esistente. Ma c’é il problema dei costi del trasporto, che andrebbero a lievitare, e la reazione della popolazione locale. Tutti questi discorsi che da troppo si ripetono, rimbalzano tra Campidoglio e Regione Lazio e non semettono di mettere in allarme le popolazioni di Allumiere e dei comuni limitrofi. «Non riusciamo a capire l’assordante silenzio del sindaco di Roma - dicono - a cui continuiamo a scrivere lettere e mail, nè risuciamo a capire come mai la governatrice del Lazio, Renata Polverini, continua a non incontrarsi con noi. Noi ribadiamo fortemente la nostra contrarietà a quest’ipotesi scellerata e visto che in questi giorni lei ha detto che attende indicazioni dal Comune di Roma le chiediamo di ascoltare invece le nostre istanze, perchè in questo territorio siamo davvero stanchi di servitù». «Non abbiamo paura di organizzare una protesta simil-Terzigno - tuona il sindaco di Allumiere, Augusto Battilocchio - oltre a noi ci sono 15 comuni della provincia pronti a riunirsi in un comitato per opporsi a questa malsana idea. Perché Roma dovrebbe portare il suo grande problema qui da noi? Noi stiamo spendendo molto nella differenziata perchè non lo fanno anche loro? Finora abbiamo prodotto una serie di documenti e lettere inviati, tra gli altri, alla Regione Lazio e alla Provincia di Roma. Se ci dovesse essere il pericolo che si prosegua su questa scellerata ipotesi faremo i nostri passi anche in ambito della Comunità Europea, visto che siamo in una Zps e che parte del nostro territorio è Sic». Battilocchio poi ha anche spiegato che la sua giunta sta proseguendo di buona lena con la differenziata spinta: «Siamo entrati nell’ultima fase prima del porta a porta definitivo - ha concluso Battilocchio - abbiamo consegnato alle famiglie i contenitori per l’olio esausto da cucina, l’ecocalendario e un piccolo vademecum con le notizie e le spiegazioni sulla differenziata. L’8, il 12 e il 25 terremo le ultime 3 assemblee pubbliche per spiegare ai cittadini gli ultimi dettagli e poi si partirà a pieno regime. Abbiamo presentato alla Provincia di Roma un’ipotesi di candidatura per la realizzazione qui da noi di un impianto atto alal creazione di compost di qualità. Intanto continueremo a spingere in attesa di essere ricevuti dalla governatrice Polverini".

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26 ottobre 2010

Se la Tuscia diventa una fogna a cielo aperto

Sono le nostre stesse preoccupazioni.

Da OnTuscia.it
"Di seguito una nota di Diego Piermattei, portavoce dei Verdi per la Costituente ecologista di Viterbo: “Dopo il nucleare, l’inquinamento del lago di Vico, ora arriva anche l’inceneritore. È questo lo sviluppo che ci meritiamo? I Verdi della Tuscia si opporranno a questa ennesima sciagurata scelta in ogni modo per tutelare la salute dei cittadini.

La Tuscia nei prossimi anni potrebbe essere gravata da una serie di vere e proprie bombe ambientali, quali: la centrale nucleare di Montalto di Castro, un deposito per le scorie nucleari, un’altra conversione a carbone della centrale di Civitavecchia e l’incenerimento di rifiuti in queste centrali e ora anche l’inceneritore del quale ancora non si conosce il luogo di costruzione.

Organizzeremo una manifestazione contro chi vuole deturpare e avvelenare la Tuscia e condannare i suoi abitanti, ribadendo le bugie della presidente Polverini che in campagna elettorale disse no al nucleare, mentre ora gli esponenti del centrodestra aprono all’energia atomica. Chi vince ha l’obbligo di governare e mantenere le promesse non di fare pura demagogia per raccogliere voti e subito dopo accontentare le solite lobbies che per scopi di lucro, svendono la salute delle popolazioni”.

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16 ottobre 2010

"Annullamento elezioni regionali Lazio 2010"

Riceviamo da Rete Dei Cittadini
"Il T.A.R. del Lazio ha fissato la data del dibattimento per l’annullamento delle elezioni regionali LAZIO 2010 per il prossimo 21 ottobre.

Il ricorso è stato presentato da Orazio Fergnani e David Rorro della lista civica RETE DEI CITTADINI, che nello scorso marzo ha presentato – inaspettatamente – la candidatura di Marzia Marzoli alla presidenza della regione Lazio.

L’oscuramento totale attuato da quasi tutti i media ha impedito alla maggior parte degli elettori laziali di esercitare correttamente il proprio diritto di scelta, lasciandoli nell’errata convinzione di poter scegliere tra due sòle antagoniste. I cittadini del Lazio sono stati privati così della possibilità di conoscere l’esistenza di una terza candidata e di uno schieramento davvero innovativo nei concetti e nei programmi.

Dimostrazione della violazione è la condanna inferta alle reti televisive dall’A.G.COM, organo di controllo della par-condicio, che ha multato i direttori dei telegiornali TG1 e TG5 per 100mila euro dopo aver riscontrato “una marginale presenza di altre forze politiche, in particolare delle nuove liste che si sono presentate alle elezioni, in violazione del richiamo già rivolto alle emittenti ad attuare il riequilibrio dell’informazione nei notiziari” (DELIBERA N. 62 /10/CSP) http://www.agcom.it/default.aspx?DocID=3967.

Su queste basi il giudice, respingendo nel contempo tutti gli altri ricorsi presentati, ha ritenuto fondato quello della RETE DEI CITTADINI.

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Gli estremi del ricorso al T.A.R. del LAZIO sono: Anno 2010 nr. 3835 e 3836.

I documenti di approfondimento tra cui il provvedimento A.G.COM e il documento del T.A.R. che fissa l’udienza per il 21 ottobre sono su http://retedeicittadini.it/?page_id=4855.

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6 ottobre 2010

Vittorio Petrelli non rinnega la scelta pro-carbone e si autoappella "Paladino dello svilupo sostenibile" (aggiornamento)

Petrelli (attualmente consigliere IdV a Civitavecchia) replica alla critica di Gabriele Pedrini (Fiamma) che aveva recentemente rilevato (leggi qui) l'opacità dell'azione di Petrelli, nel 2003 uno dei responsabili politici del "via libera" alla riconversione a carbone di TVN, ma recente promotore dell'iniziativa "Salute da Civitavecchia".

Ecco la replica integrale (aggiornamento: in fondo riportiamo la risposta di Pedrini a questo intervento) : "Caro segretario della Fiamma Tricolore, non è una cartolina che manca piuttosto una lettura obiettiva dei fatti, scevra da qualsiasi demagogia. Non ho mai rinnegato il mio assenso alla riconversione a carbone della centrale di Torrevaldaliga nord, perché è stato frutto innanzitutto di una scelta della lista a cui rappresentavo, ossia Ambiente e Lavoro che ha fatto dello sviluppo sostenibile il suo cavallo di battaglia. Mi dispiace constatare che non riconosca quell’assenso quale frutto di un intenso lavoro che ci ha visti impegnati per rendere sostenibile quel progetto. Lo abbiamo fatto presentando numerose Osservazioni al procedimento della VIA e, solo dopo che Enel ha apportato le modifiche, abbiamo avallato quella scelta, con molte difficoltà e sacrifici per il nostro ruolo di non governo consapevoli che la riconversione avrebbe comportato una riduzione delle emissioni rispetto alla configurazione precedente. All’impegno di Ambiente e Lavoro sono ascrivibili – 33% di NOX, - 25% di potenza rispetto a quella presentata ed uno scarico del carbone tecnologicamente il più avanzato, quale quello del sistema a caricamento continuo invece delle benne proposte. Non ci siamo preoccupati di quello che si bruciava piuttosto di quello che sarebbe uscito dalla ciminiera e che produce danno alla salute pubblica. C’è, poi, un altro aspetto che non si deve dimenticare: quella riconversione ha permesso il mantenimento di posti di lavoro sul territorio e, in un momento di crisi, non è cosa da poco. E, proprio per le preoccupazioni di ciò che potesse uscire dalla ciminiera di Torre Valdaliga sud, ho lavorato intervenendo nei procedimenti appositi, per far pronunciare l’AIA negativamente circa la richiesta dell’azienda, Tirreno Power, per il mantenimento dell’esercizio del 4° gruppo così com’è avvenuto, perché, al di là della scelta del combustibile, se invece avesse avuto l’avvallo della Commissione AIA, si sarebbe determinato un peggioramento ambientale per l’ aumento delle quantità di emissioni inquinanti sul territorio rispetto al decreto che ha autorizzato la riconversione della centrale di TVS. Eppure le sue osservazioni o quelle del suo partito non le ho mai viste in questi procedimenti. Altra cosa è la gestione. Se essa si discosta da quanto autorizzato ci sono responsabilità che vanno individuate e colpite. E non è un caso che, pur avendo un ruolo di non governo, sono stato impegnato sempre, ed in prima fila, per denunciare anomalie gestionali, cercando di risolvere il problema. E’ stato così per i rumori, per il trasporto anomalo del cenerino, ed anche per un errore di pubblicazione del decreto autorizzativo 55/’03 sulla Gazzetta Ufficiale che aveva consentito un quantità di emissioni in eccesso di 600 tonnellate di SO2. Anomalia risolta tra l’indifferenza di altri amministratori, alcuni di questi anche nocoke. Lei si scaglia in maniera convinta contro quella riconversione, tant’è che ha proposto di intitolare anche una via ai 23 amministratori che operarono quella scelta, ma ci spiega perché rimane ancora silente sul grave impatto ambientale che provoca il porto e le attività ad esso connesse, tale da provocare un cappa rosso-giallastra, la stessa che provocava Torre Valdaliga nord appena entrata in funzione nel 1980? Ci spieghi, signor Segretario, perché altri politici le fanno compagnia in questo silenzio. Non crediamo che gli inquinanti possano avere un colore politico. Come vede non è una cartolina che manca, anche perché in quella relativa alla qualità dell’aria un episodio di inquinamento dovuto a Torre Valdaliga nord, per nostra coerenza, l’abbiamo collocata. Quanto al mio cambio di casacca lasci stare… non si è nemmeno accorto che ho dovuto cambiarle quando queste liste civiche non esistevano più. Piuttosto che scomodare Totò, al di là delle proprie posizioni e convinzioni, ognuna delle quali merita il rispetto altrui, mi domando perché non ha mai ufficializzato le sue posizioni nei procedimenti VIA od AIA piuttosto che lasciarli a sterili polemiche, forse perché non aveva fiducia neanche lei che potessero trovare accoglimento presso gli organi competenti?

Vittorio PETRELLI

Paladino dello Sviluppo Sostenibile"
[UAAAZZ! NdR]

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Nuova risposta di Petrelli (07/08/2010):

Sono stato a lungo indeciso se dare risposta al comunicato del Sig.Petrelli ,dopo aver letto e preso atto del “diluvio di scempiaggini” in esso contenute, oppure chiudere la questione con un secco, espressivo ed esauriente: “NO COMMENT!”.Poi , ricordandomi che dare una risposta ad un qualunque interlocutore ,a prescindere dal suo profilo intellettivo e culturale,  è un obbligo derivante dalle normali regole del “buon vivere” ho preso in mano la penna ed ho deciso di dare un riscontro, che mi auguro definitivo, alla “querelle” , aperta in prima istanza dal Sig.Dei Giudici , che ha avuto il buon gusto  di accontentarsi della mia replica, e proseguita ,in seconda istanza, dal Sig.Petrelli  non ancora “pago” di quanto da me già espresso nel corpo della mia prima replica.
 Ritengo opportuno offrire al Sig.Petrelli un paio di spunti di riflessione, chissà che questa volta non abbia un attimo di “resipiscenza”.
In particolare,ed in prima istanza, vorrei chiedere al Signore in parola se é umanamente possibile cambiare una gomma ad una macchina in movimento o ,se preferisce, chiedersi quale logica esiste nel chiudere la stalla  dopo che i buoi ne sono fuggiti?
 Dopo aver votato, insieme ad altri ,non importa quanti siano, la conversione a carbone voleva forse con i suoi successivi “vantati” interventi riconquistarsi una “verginità politica”?
Per caso  forse chi commette un reato e poi tenta di attenuarne od occultarne in seguito ed in qualche modo la gravità non é ritenuto colpevole ?
Sig.Petrelli abbia rispetto per l’intelligenza del prossimo, su per favore!
In seconda istanza, a proposito di VIA(Valutazione di Impatto Ambientale) offro alla riflessione del Sig. in parola quanto  tratto dai contenuti della Valutazione di Impatto Ambientale della Centrale, Relazione Istruttoria,pag.39,rigo 26 in cui si poteva leggere “…in seguito alla conversione a carbone della Centrale di Torre Valdaliga Nord ci sarà un aumento del 50% delle emissioni di mercurio” ed ancora  nel Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale della Centrale in questione, a pag.18-rigo 16 si poteva leggere  che : “..si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 08 microgrammi/Nm3” Signor Petrelli ,Le aggiungo “ad abundanziam” quanto espresso ,in un recentissimo rapporto, dalla Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio, secondo il quale, la situazione riguardante la presenza del mercurio nell’ambiente non é ancora giunta al suo massimo livello di criticità. In tale contesto,viene,inoltre precisato, in merito al mercurio, che  circa il 70% delle emissioni derivanti dall’attività umana sono provocate dall’incenerimento dei rifiuti e,soprattutto, dalla combustione del carbone, che può contenere fino a 150 volte la quantità di mercurio presente nell’olio combustibile. Come non bastasse, il rapporto evidenzia la capacità del mercurio di operare alterazioni in campo genetico che possono esporre la popolazione alla predisposizione di patologie croniche come il diabete ,l’arteriosclerosi ed il cancro.
 Da ultimo Green Peace ha reso noto che su di un campione di sogliola pescato recentemente al largo di Civitavecchia  la quantità di mercurio é ben 10 volte maggiore dell’indice previsto,le ricordo che tale pesce viene utilizzato nella fase di svezzamento dei neonati :va bene come analisi obiettiva dei fatti,Sig. Petrelli?
 Penso di averLe dato degli ottimi spunti di riflessione per pubblicare ulteriori cartoline…….Sig.Petrelli noi tutti la ringraziamo per i suoi indefessi sforzi per migliorare la qualità della vita della città e, per chiudere, non mi resta che dirLe: “ Salute …da Civitavecchia”.

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1 ottobre 2010

IdV prepara le cartoline "Salute da Civitavecchia"

 

Da BiGnotizie.it
"Da domani il partito distribuirà 6.000 cartoline con raffigurati i problemi ambientali della città

CIVITAVECCHIA - "Salute... Da Civitavecchia". L'Italia dei Valori usa un gioco di parole per introdurre la sua iniziativa che da domani vedrà arrivare in tutte le sedi istituzionali comunali, provinciali, regionali e nazionali delle cartoline particolari.
Si tratta di quattro tipi di cartoline che raffigurano i diversi problemi ambientali che vive, secondo l'Idv, la nostra città e quindi si vedono chiaramente nelle immagini i fumi del porto ("quasi tutti provenienti dai traghetti" hanno precisato), quelli della centrale Enel, la raccolta differenziata che non c'è e il taglio degli alberi.

Una provocazione, certo, ma che il partito vuole utilizzare per sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le istituzioni circa i problemi che riguardano la salute pubblica di Civitavecchia. "Ne abbiamo stampate circa 6.000 - spiega il consigliere Vittorio Petrelli - e da domani le distribuiremo ai cittadini. Potranno spedirle a chi vogliono. La prima noi la manderemo al sindaco Giovanni Moscherini ma le spediremo anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano".

"Crediamo che le nostre preoccupazioni - ha aggiunto Cristina Riccetti - siano del tutto giustificate e lo dimostra ad esempio la recente presa di posizione del Ministero dello Sviluppo Economico nei confronti di Enel. Senza contare il taglio indiscriminato degli alberi e con l'occasione confermiamo il nostro supporto agli ambientalisti per la realizzazione del boschetto Enel".

Autore di alcune delle immagini sulle cartoline, Massimiliano Di Grado. "Quel che mi stupisce - ha detto - è che negli stessi giorni in cui si vedeva quella coltre nera a Civitavecchia sui pannelli che forniscono i dati sulla qualità dell'aria si leggeva 'buono'. Al massimo ho letto 'discreto' e solo ieri ho letto 'scarso'. Non mi sembra normale...

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25 settembre 2010

La coerenza di Anita Cecchi

Gabriele Pedrini (Fiamma) sulle recenti esternazioni di Anita Cecchi (ex AN)

"Il vocabolario di Italiano in uso presso il Licei Classici di molte scuole italiane per “coerenza” riporta: “ ..conformità tra le proprie convinzioni e l’agire pratico, ovvero connessione logica o mancanza di contraddittorietà” mentre per il termine “accozzaglia” viene dato il seguente significato: “ insieme di cose o persone, usato anche nel significato di mucchio, combriccola,banda..”.
Ciò necessariamente premesso, é possibile analizzare il messaggio subliminale contenuto nel comunicato che della sig.ra Signori Cecchi che ha diffuso in merito ai parcheggi “a pagamento”ed in particolare su tale brano : “ …scelte che rischiano di INFLUIRE NEGATIVAMENTE sulle tasche dei CITTADINI e sul traffico debbono essere preventivamente discusse individuando le aree più idonee ad ospitare parcheggi a pagamento, fugando quindi ogni possibile sospetto sul fatto che tale provvedimento abbia una natura quasi esclusivamente IMPOSITIVA”: strabiliante e tragicomico che la sig.ra in oggetto si permetta di dissertare sul concetto di “libero arbitrio” in contrapposizione a quello di “imposizione” identificando in quest’ultimo la ragione del proprio agire.
Mi permetto, allora, di rinfrescarle la memoria rileggendo il “suo agire”, nel lontano 2003, quando la seguente “accozzaglia” di personaggi : De Sio Alessio(F.I),Berardozzi Giuseppe (DS), CECCHI Anita(AN), Coleine Manrico(DS), Cosimi Mauro(PRC), De Paolis Sandro(DS),Di Marco Luigi(FI), Giganti Simone(DS), Grassi Franco(DS), LA CAMERA Claudio(AN), Magliani Flavio(DS), Marsili Graziano(nuovo PSI), Passerini Roberto(AN), Petrelli Vittorio(Lista “Per Civitavecchia”), Ranieri Mauro(FI), Roscioni Leonardo(FI), Solinas Renato(FI), Vitali Dimitri( AN), Zappacosta Enrico(AN), decise IMPOSITIVAMENTE di INFLUIRE NEGATIVAMENTE NON sulle TASCHE dei CITTADINI ma sulla loro SALUTE e sul TERRITORIO votando a favore, con quella delibera scellerata, la riconversione a carbone della centrale ENEL…non mi sembra ci sia altro da commentare se non il rimarcare la facilità con cui la Signora in parola utilizza il termine “accozzaglia” e si riempia la bocca con il concetto di “coerenza”.
In tal senso, La invito a rileggere il mio comunicato titolato “ A ciascuno il suo” e, quindi, di analizzare con molta attenzione i recenti rapporti di Greenpeace e della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio sugli effetti del carbone.
E dopo una sana e ponderata riflessione andare di fronte ad uno specchio per vedere che immagine viene lei riflessa.
Forse, e non solo lei, visti i nomi che compaiono nella lista, dovrebbero rivisitare il concetto di “libero arbitrio”, di “coerenza”e di rispetto verso i diritti del popolo solo in nome del quale, e non sembra proprio nel suo interesse, amministrano la “cosa pubblica”.
Da allora é rimasta sospesa sulla vicenda una domanda: “ perché la riconversione a carbone ed a chi ha giovato”?
Vuole la sig.ra Cecchi provare a rispondere?
Tutta la cittadinanza sarà lei grata se scioglierà questi annosi ed ermetici arcani….ne sono più che sicuro!

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5 settembre 2010

Civitavecchia, una targa e una via in memoria dei politici che votarono "SI" al carbone


Da Gabriele Pedrini, Segr. fed. Fiamma Civitavecchia-Roma nord, riceviamo e pubblichiamo

"A ognuno il suo

Nel riflettere su tutto ciò che recentemente le testate locali hanno pubblicato sul problema connesso con la Centrale ENEL, e tanto sulle iniziative quanto sulle dichiarazioni di alcuni personaggi politici in merito, mi sale alle labbra un amaro sorriso: dalle pieghe del decennio che si sta concludendo ed ha visto sorgere tale manufatto, degno per la filosofia tecnologica adottata, di una “location” da Jurassik Park, emergono nomi non nuovi nell’attuale, deprimente ed amorfo panorama politico locale.
Qualcuno ha mutato,in nome della poltrona, il proprio schieramento politico, qualcun altro non avendo dove andare é rimasto dove stava sperando di nascondersi nelle nebbie degli anni trascorsi dall’approvazione del progetto di riconversione a carbone della centrale,qualcuno ha dovuto abbandonare per sempre questa dimensione diretto verso i Campi Elisi, qualcun altro ancora ha dovuto abbandonare il campo per cause di forza maggiore.
Storie di piccoli uomini e di grandi scempi sociali ed ambientali di cui rendono conto i recenti rapporti di Greenpeace e della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio.
Io, purtroppo, non sono disposto a dimenticare coloro che hanno giocato, non ho mai capito in nome di chi e di che cosa, con la mia pelle e con quella di tutti i contribuenti.

I nomi di questi benefattori li ricordo tutti, con il loro schieramento politico dell’epoca: De Sio Alessio(F.I),Berardozzi Giusppe (DS), Cecchi Anita(AN), Coleine Manrico(DS), Cosimi Mauro(PRC), De Paolis Sandro(DS),Di Marco Luigi(FI), Giganti Simone(DS), Grassi Franco(DS), La Camera Claudio(AN), Magliani Flavio(DS), Marsili Graziano(nuovo PSI), Passerini Roberto(AN), Petrelli Vittorio(Lista “Per Civitavecchia”), Ranieri Mauro(FI), Roscioni Leonardo(FI), Solinas Renato(FI), Vitali Dimitri( AN), Zappacosta Enrico(AN).
Si evince dalla lista che i personaggi che votarono per la riconversione a carbone furono 10 per la maggioranza ed 8 per la minoranza: un bel colpo per l’ENEL che fece un “en pleine” ed un pessimo affare per la città!
Molti di questi nomi girano ancora oggi sulla stampa che riporta, sempre a caratteri cubitali, i loro interventi tutti tesi a garantire( bontà loro) ai contribuenti, “ora” come “allora”, una sana, corretta ed equa gestione della “res publica”(sic!): “vieni avanti cretino !” avrebbe detto oggi il fratello intelligente della coppia d’avanspettacolo dei fratelli De Rege .

Allora, per non consegnare anche questo capitolo della storia cittadina ai “Gendarmi della Memoria”, rivolgo un duplice appello: il primo a tutti i contribuenti affinché versino 1 euro, presso la Tesoreria Comunale, per la realizzazione di una Targa commemorativa con i nomi di tutti coloro che approvarono il progetto, targa da apporre su apposita stele in Piazza del Pincio.
Il secondo al Signor Moscherini affinché denomini una strada della città “Via dei Nuovi Carbonari Civitavecchiesi della Vendita ENEL”: che resti, in tal modo, eterna, imperitura ed indelebile memoria di quanti, con il loro sacrificio politico e disinteressatamente sia chiaro, contribuirono allo sviluppo economico della città ed al benessere dei cittadini.
Sig. De Sio ,nell’ottica di un corretto “unicuique suum” ovvero di un “a ciascuno il suo”, ho voluto fare l’appello di quanti con Lei concorsero, in forma disinteressata, lo sottolineo, a rendere più vivibile l’ambiente ed a salvaguardare la salute dei cittadini.

Il Segretario Federale
Gabriele Pedrini

(Nota del Redattore:
Con la delibera n° 33 del 25.03.2003
il Consiglio Comunale di Civitavecchia ha espresso parere favorevole alla riconversione a carbone di TVN
I voti contrari vennero da: Ricotti (PRC), Piendibene (DS) Cerasa (DS), Cascianelli (PDCI), Falzetti (Margherita), Fiorentini (FI), De Fazi (FI), Podda (FI), Di Gennaro (UDC), Vinaccia (UDC)

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28 agosto 2010

"I moderni carbonari" a Civitavecchia

Comunicato stampa di G. Pedrini (Segr. Fed. Fiamma Civitavecchia - Rm nord ), riceviamo e pubblichiamo

"Nel prendere atto dell’attuale dimensione politica cittadina, in cui la realtà sociale presenta una fisionomia “allucinante” fatta di uno squallido “vuoto politico”, in cui si agitano, senza un chiaro scopo, personaggi ambigui ed inquietanti, nella loro protervia e nella loro sinecura nei riguardi dei contribuenti, visti e trattati solo come “dispensatori” di “risorse” e, quando occorre, di “voti”, non si può fare a meno di riflettere su uno dei maggiori drammi vissuti dal territorio e dai cittadini ovvero, la realizzazione, ad onta della volontà contraria dei contribuenti, ed in pieno XXI secolo, di un manufatto definibile quale “reperto di archeologia industriale” : la “moderna”, “efficiente” ed “efficace” , nei suoi effetti, “centrale a carbone” che, forse, nei reconditi sogni di qualcuno, potrebbe, in un non lontano futuro, anche essere adibita a “bruciare” CDR.

Il panorama é inquietante, ove si considerino alcuni eventi, quasi coevi alla realizzazione del manufatto in questione, come la dibattuta riattivazione della tratta ferroviaria non elettrificata CIVITAVECCHIA - ORTE, sulla quale poi é calato il silenzio, e la presenza, inspiegabile, di un tronco di binario che adduce alla carboniera della centrale. Sembra opportuno, inoltre, collocare in una corretta prospettiva politica anche quei “carbonari”, nel senso di corresponsabili, locali e non, della realizzazione della centrale, che nulla hanno a che fare, dal punto di vista motivazionale, con quelli di risorgimentale memoria: sembra gravare, su tale nebuloso e controverso panorama, un grande interrogativo: “perché una centrale a carbone in pieno XXI secolo? Cui prodest?”

C’è, forse, dietro l’anacronismo tecnologico di tale manufatto, l’occulta regia di una qualche “lobby” che sta piegando ai propri interessi quelli di un’intera popolazione: forse che la centrale a “carbone” rappresenta solo una fase transitoria verso l’uso del “CDR”, in un disegno occulto perseguito da questi controversi, moderni e poco trasparenti “carbonari”?

Le proposizioni in merito di un rappresentante del governo, peraltro non molto lontane nel tempo, unitamente al rincorrersi di notizie, circa la realizzazione di un “bruciatore” nell’area comprensoriale, in cui smaltire rifiuti , così come le contestuali voci inerenti l’ubicazione di un “bruciatore” nell’ambito dell’area militare del Centro NBC, sembrano disegnare, nella loro contraddittorietà topografica, scenari “volutamente” confusi e preparatori della pubblica opinione sulla “comunque inevitabile presenza” di un “bruciatore” nel comprensorio .

In merito, si ritiene opportuno far riferimento ad un recentissimo comunicato della Società Internazionale dei Medici per l’Ambiente-Alto Lazio, circa la situazione riguardante la presenza del mercurio nell’ambiente, peraltro già denunciata da Greenpeace, che riporta testualmente come: “…in seguito alla conversione a carbone della Centrale di Torre Valdaliga Nord ci sarà un aumento del 50% delle emissioni di mercurio (Valutazione di Impatto Ambientale, Relazione Istruttoria, pag.39, rigo 26)”.

Inoltre, nel decreto di Valutazione di Impatto Ambientale della Centrale in questione, a pag.18-rigo 16 si legge che: “..si esprime perplessità riguardo al fatto che le emissioni di mercurio possano essere effettivamente contenute nel valore dichiarato di 08 microgrammi/Nm3”.

Nella consapevolezza che l’inesistenza di una “coscienza sociale” risulta ampiamente dimostrata dati fatti, ci si deve chiedere come facciano il Sig. De Sio e la sua compagnia di fedelissimi sostenitori militanti in “Freedom”, a trovare ulteriore spazio presso la stampa, ed ancora , bisogna chiedere e chiedersi con quale coraggio politico qualcuno possa ipotizzare un ritorno del Sig. De Sio alla vita pubblica."

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Differenziata a Civitavecchia: dopo anni di chiacchiere, i fatti?

Comunicato dal Comitato Piazza pulita
"Apprezziamo le dichiarazioni dell’assessore all’ambiente Leonardo Roscioni che conferma l’intenzione di avviare entro l’anno anche a Civitavecchia la raccolta differenziata spinta.
Si comincerà con il quartiere di Aurelia e auspichiamo che questa volta, dopo anni di attesa, agli annunci seguano i fatti.
Confermiamo all’assessore la nostra disponibilità a confrontarci nel merito di un progetto operativo per rendere possibile il raggiungimento di livelli significativi di raccolta differenziata tramite il sistema “porta a porta”, che rappresenta l’ unica soluzione compatibile dal punto di vista ambientale, perché esclude l’incenerimento e l’apertura di nuove discariche, e conveniente dal punto di vista economico perché consente risparmi per quanto riguarda i conferimenti in discarica e introiti derivanti dalla vendita del materiale recuperato.
Tutto ciò è ormai dimostrato dall’esperienza di molti comuni che attuano con successo la raccolta differenziata porta a porta.
E’ ora che si facciano le scelte giuste e responsabili per tirar fuori la nostra città dal pantano della malagestione dei rifiuti in cui sta affondando."

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3 agosto 2010

Nuova marina di Civitavecchia, come funzionano gli appalti

Qualche notizia sul modus operandi della CRICCA MOSCHERINI

"All’indomani dell’inaugurazione della piazza degli Eventi e dopo una prima denuncia, qualche mese fa, per gli appalti alla Marina, l’esponente del Pd Marietta Tidei torna alla carica chiedendo chiarezza all’amministrazione comunale sugli aspetti procedurali relativi alla realizzazione delle opere pubbliche. “Dando una semplice occhiata ai documenti, quei pochi che questa Amministrazione rende pubblici, alla faccia della trasparenza, ci si rende immediatamente conto di quante anomalie ci siano nelle procedure per l’assegnazione dei lavori e delle progettazioni. La tattica – ha spiegato - è più o meno sempre la stessa: si contattano i soliti costruttori e progettisti ed insieme si decide come dividere le competenze. La regola numero uno è modulare il quadro economico in modo da mantenersi sempre almeno un euro sotto soglia. Alla gara chiaramente vengono invitati più o meno sempre gli stessi in barba al Codice dei Contratti del 2006. Ecco perchè chi non vince da una parte deve solo pazientare per essere accontentato dall'altra”. Tidei ha poi riportato i dati di un recente resoconto dell'Autorità per la Vigilanza dei Lavori Pubblici al Parlamento dove si legge:"Al pari di quanto accade per i contratti di lavori, il criterio del massimo ribasso se confrontato con quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa, fa emergere sconti medi più alti. In generale, sia per i contratti di forniture sia per quelli di servizi (progettazione) il ribasso medio di aggiudicazione è del 16,4%. Per i servizi è nelle regioni del centro Italia e delle isole che si registrano i ribassi più alti, intorno al 18%”. Secondo lo stesso esponente del Pd, ad esempio, la progettazione dell’arredo della trincea ferroviaria sarebbe stata assegnata con un ribasso ben oltre al di sotto della media nazionale, così come quella del nuovo mercato. “Facendo un calcolo dei soldi spesi o comunque stanziati finora per la progettazione, siamo arrivati a contare 1.643.545 euro di cui quasi un terzo assegnato allo stesso gruppo di progettisti che appaiono in quasi tutte le gare, in barba a qualsiasi regolamento. Stesso discorso andrebbe fatto per le imprese – ha aggiunto - tra i 12.133.040 euro contati per appalti di lavori si registrano gare o assegnazioni dirette rivolte per buona parte alle stesse ditte. Anche qui i ribassi prospettati dal rapporto dell’Authority sono una chimera. In alcuni casi si ricorre ad un altro dei trucchetti di questa Amministrazione: la cosiddetta polverizzazione dei lavori: frammentare un’opera di una certa entità in lavori più piccoli. Questo consente di procedere a più gare e far uscire soldi più facilmente rispetto alle grandi gare che dovrebbero avere invece evidenza comunitaria. Insomma frammentare e cercare di portare il più possibile le gare verso una procedura negoziata che faciliti l'assegnazione ai soliti noti. Qualcuno dovrebbe spiegare alla città se trasparenza e rotazione sono ancora principi ai quali questa Amministrazione ispira la propria azione”.
Fonte: Civonline.it

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30 luglio 2010

Amore trasformista per il bene della città

Civitavecchia. Come tutti gli anni, con la pausa estiva di centumcellae.it torna la vetrina degli orrori, per riempire di glaciali brividi la schiena degli accaldati cittadini. L'anno scorso "Ipse Dixit" aveva portato il podio per Alessio De Sio e altri colleghi del suo pari.

Il 2010 segna il ritorno dei "casaccari", collezione di politicaglia salta-fossi del peggior genere, tutta accomunata da un amore osceno per la nostra città, amore di cui faremmo volentieri a meno. Ecco il podio, ma anche gli altri posizionamenti valgono una lettura.

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17 luglio 2010

enel, posti di lavoro ai parenti di politici locali

Da TrcGiornale.it
"enel o alcune aziende collegate al gruppo starebbero per assumere alcuni giovani che hanno rapporti di parentela con gli amministratori comunali di Civitavecchia. È quanto denuncia Vittorio Petrelli in una lettera indirizzata all'amministratore delegato dell'Enel, Fulvio Conti, al quale chiede una smentita pubblica, per sgomberare anche il campo dal timore che il sistema gelatinoso al centro delle cronache giudiziarie possa aver attecchito a Civitavecchia. La lettera:

“Egr. Amministratore [...] Da qualche tempo, nei corridoi di Palazzo del Pincio circolano voci che si fanno sempre più insistenti, secondo cui Enel o alcune aziende comunque collegate al gruppo (come ad esempio Terna), sarebbero in procinto di assumere alcuni giovani, che, e qui il condizionale è d’obbligo, potremmo definire “amici degli amici”, ovvero, familiari e parenti di amministratori comunali di Civitavecchia. Mi perdonerà se cerco da Lei una chiara e pubblica smentita, ma il timore che il "sistema gelatinoso" balzato agli onori delle cronache giudiziarie possa riguardare Civitavecchia, è un pensiero che leva il sonno, se non altro perché se queste voci fossero anche solo parzialmente vere, la coincidenza sarebbe difficilmente giustificabile e le conseguenti implicazioni per il territorio, per la politica locale e per l'Enel, di portata apocalittica: non Le nego che sarebbe poi persino lecito sospettare che si fa mercimonio della salute delle persone! Dott. Conti, procedere all’assunzione di personale senza che venga avviata una pubblica selezione, a meno che non si tratti di personale altamente specializzato, è eticamente poco corretto a fronte degli interessi in gioco, tanto più se trattasi di figli, nipoti e parenti di questo o quel politico locale, ma questo Lei lo sa bene, ed è per tali ragioni che spero Vorrà prendere una posizione netta e confermare pubblicamente che queste voci non sono altro che un chiacchiericcio estivo privo di qualunque fondamento.

Prima di salutarLa vorrei abusare ancora un pò della Sua disponibilità e chiederLe quando inizieranno i lavori del parco di 40 ettari che il Decreto VIA 680 ha inserito a titolo di prescrizione per la riconversione della centrale, tenuto conto che quelle aree, fino ad ora occupate dal cantiere, sono ormai in dismissione per buona parte. In attesa di un Suo cortese riscontro, Le porgo i miei più cordiali saluti”.

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11 giugno 2010

Elezioni Regionali Lazio 2010: l'oscuramento della Rete dei Cittadini

Da NewNotizie.it
"Le recenti elezioni regionali nel Lazio saranno ricordate come la sfida all’ultimo voto tra la candidata del centrosinistra Emma Bonino e la lady del centrodestra Renata Polverini. Eppure accanto a questi nomi, una terza donna compariva nella scheda consegnata agli elettori del Lazio. Parliamo di Marzia Marzoli sostenuta dalla Rete dei Cittadini, una associazione, senza grossi mezzi finanziari e estranea ai grandi gruppi di pressione, che è fautrice di una visione nuova politica. Una Politica non sinonimo di casta ma di lotta dal basso e coinvolgimento del cittadino. La Rete dei cittadini ha avuto scarsissimo spazio negli spazi televisivi elettorali e proprio da quest’oscuramente mediatico nasce una richiesta di annullamento del voto presentata (e dichiarata ammissibile) al Tar. Di questo e non solo si è parlato durante una lunga chiaccherata con Gianluca Palmara esponente della Rete dei Cittadini.

Gianluca Palmara, Rete dei Cittadini di Roma, sulla richiesta formulata al Tar per annullare le elezioni regionali del Lazio. Ci puoi spiegare cosa è successo?

Noi abbiamo deciso di confrontarci alle elezioni regionali del Lazio unendo diverse esperienze positive di lotta presenti nel territorio come I No Coke a Tarquinia (Comitato che si oppone alla riconversione a Carbone della Megacentrale Enel di Civitavecchia) e La Rete dei Cittadini ad Aprilia, oltre ad altre liste civiche. Questo perchè riteniamo che non ci sia più alcuna differenza tra destra e sinistra ed è proprio questo meccanismo che genera la disaffezione dei cittadini verso la politica. E’ giusto quindi, anche se riduttivo, parlare di casta ed è giusto proporre altri percorsi politici che apportano realmente dei contenuti e delle innovazioni. Ciò può avvenire solo se si parte dal basso. La Rete dei Cittadini si è presentata alle elezioni regionali del Lazio, dopo un’attenta lettura della difficile e bizzarra legislazione regionale, constatando immediatamente che che l’establishment politico non digerisce neppure la remota possibilità che il cittadino semplice possa interessarsi di politica. La Rete dei Cittadini è stata ostacolata in ogni modo e sopratutto oscurata mediaticamente. Riprova di questa situazione si è avuta dal comportamento dei maggiori media i quali hanno sempre parlato di due candidati per le elezioni Regionali del Lazio e mai di tre, tacendo la presenza della nostra Marzia Marzoli. Oggi la Rete dei cittadini ha circa 30000 simpatizzanti nel Lazio, ai quali abbiamo offerto un’alternativa ai due schieramenti. Resta il fatto che siamo stati penalizzati dal controllo dell’informazione da parte dei due schieramenti che, contro un’estraneo che non conoscevano, si sono coalizzati per attuare un silenzio mediatico. Si è quindi deciso, tramite singoli iscritti e non tramite la Rete dei Cittadini, di presentare una richiesta di annullamento delle elezioni e una richiesta di risarcimento danni. Ci è sembrata una forma di rispetto verso coloro i quali che pur sapendo di perdere le elezioni hanno comunque deciso di darci il loro voto, nauseati dalla classe politica attuale.

Gianluca, vuoi spiegarci schematicamente, quali sono i motivi su cui poggia la richiesta di annullamento?

I più grossi quotidiani nazionali e le reti sia pubbliche che private hanno oscurato la presenta di tre candidati alle elezioni regionali del Lazio: mai un accenno, mai una domanda e pochissime presenze in video. Quest’oscuramento noi lo avevamo già documentato durante le elezioni e avevamo già presentato un’istanza al Agcom. Alcune testate sono state multate per questo oscuramento. Queste multe hanno riconosciuto le ragioni di Rete dei Cittadini, stabilendo che la nostra associazione avrebbe dovuto avere una maggiore presenza nelle trasmissioni politico-elettorali. Proprio sulla base di queste sentenze dell’ Agcom abbiamo presentato un ricorso al Tar che ha esaminato la documentazione con i relativi minutaggi della presenza sui media. Il Tar ha dichiarato “ammissibile” il ricorso e ha rinviato la prima udienza ad Ottobre.

Visto e considerato che la Rete dei Cittadini non ha avuto, come diceva Gianluca, lo spazio mediatico che gli spettava, vediamo di capire quali sono i punti programmatici di questa associazione.

Ti ringrazio Enzo dell’ospitalità che ci dai ed è proprio quello che noi intendiamo quando parliamo di “unione delle buone pratiche” in ogni campo e quindi anche in campo giornalistico, come fate voi con Newnotizie, per portare un modo diverso di informare. Dobbiamo uscire da questa anomalia italiana che ha lasciato il nostro Paese fermo al medioevo. Sicuramente questa trasformazione non può essere fatta con chi ha creato tale anomalia. Ciò che noi proponiamo è anzitutto la valorizzazione delle buone pratiche come i Gruppi di acquisto Solidale, l’energia alternativa, gli esperimenti di partecipazione nei municipi, l’ascolto delle esigenze del cittadino, per permettere un controllo da parte dell’elettore sull’eletto. Queste sono solo alcune delle buone pratiche seguite da oltre dieci anni da diverse associazioni e da alcuni amministratori ma che putroppo restano inascoltate dalle forze politiche perchè quest’ultime sono controllate da poteri più forti di loro.

In quali aree geografiche è possibile trovare la Rete dei Cittadini?

Noi offriamo un servizio di consulenza legale e altri servizi di tipo operativo su tutto il territorio nazionale, sulla base di uno statuto innovativo che è stato recentemente approvato nel nostro primo congresso (tenuto il 22 maggio, dopo le elezioni regionali). Tale statuto è di supporto a tutte le varie forze che compongono la Rete dei Cittadini e che si riconoscono nel manifesto consultabile sul sito www.retedeicittadini.it, per formare delle liste autonome al di fuori di ogni partito.Questa è una conditio sine qua non per collaborare con la Rete dei Cittadini. Essendo una forza giovane noi aggreghiamo sopratutto nel Lazio, anche perchè il nostro obiettivo è avere un forte radicamento sul territorio, invertando la logica della politica italiana: non più decisioni dall’alto ma coinvolgimento dal basso.

Ritornando un attimo alla questione delle recenti regionali, poco prima di iniziare l’intervista mi raccontavi dell’incremento di accessi al sito www.retedeicittadini.it, proprio in coincidenza del voto, quando gli elettori hanno visto il vostro simbolo sulla scheda. Un fenomeno che è testimonianza dell’oscuramento mediatico che ha colpito la Rete dei Cittadini. Vuoi spiegare anche ai nostri lettori cosa è successo?

In pratica abbiamo fatto un piccolo sondaggio tramite i nostri militanti ai seggi elettorali, chiedendo agli elettori quanti fossero i candidati alla Regione Lazio. La quasi totalità degli intervistati ha risposto Bonino e Polverini. Questo è un dato inquitante che dimostra il potere discrezionale dell’informazione. Noi riteniamo che essendoci stato un astensionismo del 40% (in parte naturale e in parte di protesta), i partiti hanno pensato di oscurare la Rete dei Cittadini, in quanto questo voto di protesta avrebbe potuto portare ad una affermazione della nostra lista.

Newnotizie ha intervistato...Gianluca Palmara, 33 anni, calabrese, laureato in Economia a Pisa, ex militante dei Collettivi Studenteschi-Sinistra di Movimento, convinto sostenitore della necessità di una iniziativa politica che parta dal basso, è stato candidato come consigliere regionale nella lista Rete dei Cittadini. Da sempre impegnato nel sociale, è profondo sostenitore della teoria della decrescita economica ed esperto di Economia Territoriale e Ecologia Applicata. Dai mille interessi, è attualmente impegnato in una ricerca a tutto campo che spazia dalle Monete Locali alla realizzazione di un Ecovillaggio.

Enzo Lecci"

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21 maggio 2010

Civitavecchia: cementificatori e cementificati. E il Grumo Misto si allarga

"La variante per costruttori e palazzinari (da Centumcellae.it)
Approvata quest'oggi dal Consiglio comunale la Variante 29: nuove case e palazzi per una città che, non si sa come, crescerà in pochi anni di 10.000 abitanti."

Che sia un bene o un male è un dato di fatto: la popolazione della nostra Città non cresce con lo stesso ritmo del Grumo Misto, che invece si ammassa sulle poltrone del Pincio come scorie in un deposito abusivo:

"...con la surroga del dimissionario Vincenzo Gaglione al cui posto è subentrato Ivano Bianchini: eletto tra i Socialisti a sostegno di Nicola Porro è immediatamente trasmigrato nelle larghe intese sostenendo dal Gruppo misto il centrodestra alla prima votazione" (Ricordiamo le new entry Daniele Perello da Sinistra e Libertà e del noto saltafossi Gianfranco Bergodi da UDC e tanti altri prima)

La popolazione in Italia non cresce, la popolazione civitavecchiese è ferma sui 50.000 da decenni, i giovani con alta formazione lasciano quasi sistematicamente la città, e allora:
a chi serve un milione di metri cubi di nuovo cemento?
Che domanda ingenua! Agli speculatori, al malaffare che ricicla denaro sporco.

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28 aprile 2010

Saltafossi e Larghi Intrallazzi

Anche questa è Civitavecchia: le zompe cor muturino a Zampa D'Agnello e le sarte der fosso in Commune. Perello e Gaglione (non è una coppia di comici, purtroppo) passati dal centrosinistra al sostegno alla vergognosa giunta Moscherini, riposizionati nella palude "Gruppo Promiscuo" (aka Misto), seguendo il percorso di altri loschi figuri del passato recente.

Ma chi diavolo ha scelto queste candidature? Chiaro l'imbarazzo di alcuni poiché P&G mettono impietosamente in luce la pochezza della dirigenza che le ha avallate.
Qualcuno chiede le dimissioni, ma purtroppo è solo retorica poiché cosa ci si può attendere da gente che prima si fa eleggere in una coalizione, e poi dopo aver preso i voti si sposta dove più gli fa comodo? Ah, ma è nell'interesse della città: avevate qualche dubbio?

NB: date un'occhiata qua, come si lavora seriamente dentro l'Aula Pucci.

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